Zucchero, le etichette salutistiche finiscono nel mirino dell’Ue

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Mangiare sano
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zuccheroLe etichette finiscono ora nel mirino dell’Unione Europea. Nulla a che vedere con le Etichette Termoadesive e stirabili vendute on line che vengono realizzate e vendute per ben altri scopi, sia chiaro, perchè le etichette che sono state incriminate dal Tribunale dell’Ue sono invece quelle che hanno a che fare con la sfera dell’alimentazione.

Più in particolare i giudici comunitari hanno dichiarato legittimo il divieto di fissare su un dato prodotto alimentare delle etichette che invitino a consumare zuccheri, stabilendo una volta per tutte che queste piccole pubblicità in miniatura “pro zucchero” siano del tutto illegittime in un quadro in cui si dovrebbe semmai spingere l’utente verso un’alimentazione sana.

La destinataria di questo provvedimento è la Dextro Energy, una società tedesca a cui i giudici hanno bloccato il ricorso effettuato contro un regolamento comunitario che negava (e nega tuttora) la possibilità di inserire sui prodotti delle indicazioni relative alla salute non inerenti il rischio di contrarre malattie.

L’azienda, in poche parole, pretendeva venisse resa legittima la possibilità di apporre sui propri prodotti etichette di varia natura riportanti più o meno i seguenti messaggi: “il glucosio viene metabolizzato nell’ambito del normale metabolismo energetico del corpo”, “il glucosio contribuisce al normale funzionamento del metabolismo”, “il glucosio è importante per sostenere l’attività fisica”, “il glucosio contribuisce al normale metabolismo durante l’attività fisica” e per finire “il glucosio contribuisce alla funzione muscolare nel corso dell’attività fisica”.

La decisione del Tribunale comunitario è arrivata non certo in maniera scontata, anche perchè in una prima fase di scontro l’Autorità europea per la sicurezza alimentare aveva dato il via libera all’azienda, mentre la Commissione europea aveva ritenuto opportuno optare per il no. L’ago della bilancia si è ora sbilanciato con la recente decisione del Tribunale, decisione che ricordiamo esser stata presa perchè si ritiene che in altro modo il consumatore avrebbe potuto esser tratto in inganno con dei messaggi ammiccanti e inoportuni.

La salute del consumatore è perciò stata messa ancora una volta tra le priorità degli organismi europei, soprattutto alla luce di un regolamento comunitario che proprio nel 2015 si era prefissato l’obiettivo di lavorare sulla riduzione del consumo di zucchero e di zuccheri aggiunti. Anche perchè non dimentichiamo che una spropositata assunzione di glucosio può tradursi in seri rischi per la salute, a partire in primo luogo dall’aumento del peso corporeo.

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