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Trading online, perché è importante la gestione degli ordini

La gestione degli ordini è una fase molto delicata all’interno della ricca gamma di iniziative di un trader, ed è anche un’attività piuttosto difficile, che potrebbe portare a conseguenze piuttosto nefaste sulla corretta gestione del proprio portafoglio, nel caso in cui venga effettuata in maniera non professionale. Ma per quali motivi?

Brevemente, la prima considerazione che occorre fare nel momento in cui è necessario inserire un ordine è valutare la quantità dell’ordine in relazione alla liquidità del book. Di fatti, immettere un ordine relativamente piccolo (ovvero, un ordine che può essere facilmente assorbito dal primo livello, o al massimo dal secondo livello di book) può essere inoltrato a mercato con un semplice ordine market, senza particolari preoccupazioni sul costo dell’eseguito.

Il “problema” nasce invece quando le quantità diventano più rilevanti e quando il book non è immediatamente pronto ad assorbire le quantità nel primo o nel secondo livello. In questo caso è molto importante cercare di capire come entrare sul mercato finanziario senza spostare di troppo il prezzo rispetto a quanto era stato preventivato! In questa situazione può essere utile spezzare le quantità in diversi ordini, alcuni piccoli market da eseguire a poco tempo di distanza l’uno dall’altro e alcuni altri limit, magari sparsi a livelli di prezzo diversi non troppo lontani tra loro.

Altra importante considerazioni che il trader dovrebbe fare concerne lo spread tra il denaro e la lettera che, se eccessivamente ampio, può rendere difficoltosa l’esecuzione sia dell’ingresso che dell’uscita. Proprio per questo motivo è buona  regola quella di rapportarsi con le prospettive temporali e monetarie del trade. Un trader che ha delle prospettive di lungo periodo sulla propria posizione, o comunque un grosso guadagno in relazione alla grandezza dello spread può essere gestito anche con ordini market. In caso contrario è preferibile controllare il prezzo dell’eseguito con ordini limit.

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Trading USA, migliorano i dati ISM non manifatturieri

investimentoNegli Stati Uniti, l’ISM non manifatturiero a novembre balza a 57,2 punti, da 54,8 punti di ottobre, e tocca il massimo da ottobre 2015. Lo spaccato dell’indagine è omogeneamente forte: la componente attività sale a 61,7 punti, per un livello massimo da ottobre 2015, mentre l’occupazione aumenta a 58,2 punti (da 53,1 punti), gli ordini correggono solo modestamente a 57 punti da 57,7 punti, restando su un livello molto elevato, e gli ordini all’export sono in rialzo a 57 punti da 55,5 punti. Il direttore dell’indagine segnala che anche dicembre dovrebbe essere ugualmente solido sulla base dei commenti delle imprese. L’indagine è coerente con una solida espansione dei servizi nel quarto trimestre, e una crescita della domanda domestica in linea con quella del terzo trimestre. Continue reading

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