Furti di farmaci, numeri finalmente in calo

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Benessere

farmaciaSono finalmente in calo i numeri relativi ai furti di medicinali ai danni di magazzini ospedalieri o dei depositi farmaceutici, dopo i preoccupanti picchi riscontrati negli ultimi anni. A sostenerlo è l’ultimo report che l’Aifa ha pubblicato nel corso degli ultimi giorni, dal quale emerge come nel corso del 2014 gli ospedali italiani avrebbero subito 37 furti di farmaci, nel 2015 solamente uno e nel 2016 sette in tutto (ripartiti in tre nel corso del primo semestre e in quattro nel secondo semestre).

Un buon contenimento del fenomeno è inoltre riscontrabile anche nei confronti delle confezioni trafugate: se infatti nel corso del secondo semestre 2013 furono rubati quasi 800mila pezzi, nella seconda metà del 2016 il dato è calato a un decimo, per circa 80mila pezzi, mentre il picco del 2015 sembra essere riconducibile unicamente a un furto ai danni di un’azienda farmaceutica riguardante oltre 200mila confezioni, che furono però fortunatamente ritrovate nei giorni successivi.

Sempre secondo l’Aifa, il fenomeno dei furti negli ospedali italiani avrebbe subito una regressione significativa soprattutto in virtù delle indagini e della predisposizione di strumenti web che hanno permesso di bloccare i canali di riciclaggio e dei canali illeciti. In specifico riferimento al 2016, l’Aifa sottolinea come appaia ben evidente come i pochi eventi registrati nel corso dell’anno in questione abbiano coinvolto prodotti e canali diversi dai tradizionali (come i mercati extra comunitari o quello “nero”), sui quali peraltro, le autorità stanno sviluppando innovativi strumenti di intelligence.

Infine, l’Aifa si sofferma sugli assalti ai Tir, sottolineando come tra di essi sia riscontrabile la stessa parabola di discesa: il picco si registra così nel corso del 2013, con un livello di furti di farmaci in grado di rappresentare il 20 per cento di tutti i furti subiti in Italia dal settore del trasporto. Già nel 2014 la percentuale calò al 14 per cento, per poi passare al 3 per cento nel 2015.

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